Le Note de’ Banditi, oggetto della presente ricerca, sono un particolare tipo di documento giudiziario criminale (penale) prodotto dal Senato di Piemonte d’antico regime e contenente gli elenchi, periodicamente aggiornati, delle sentenze relative ai criminali colpevoli dei delitti più gravi (quelli cioè punibili con la morte o la galera) condannati in contumacia e dunque ricercati. Tali elenchi, riprodotti a stampa, erano destinati a essere trasmessi alle diverse autorità locali ed esposti nei luoghi pubblici, per facilitare la cattura dei latitanti. Le Note de’ Banditi rappresentano pertanto un particolare sottinsieme della criminalità piemontese del tempo, che comprendeva molti più casi, più o meno gravi, i cui autori erano stati invece assicurati alla giustizia, come pure altri casi di latitanti responsabili però di crimini minori. Questi documenti, fino ad ora trascurati, rivestono un interesse sotto più punti di vista: oltre a dati utili per la conoscenza del diritto e della procedura penale del Piemonte sabaudo, essi forniscono anche, a chi sappia pazientemente indagarli, informazioni sulla lingua, sull’economia, sul costume, sulla mentalità e sulla vita quotidiana del loro tempo. Si tratta però di una documentazione non facilmente reperibile, che nel presente lavoro verrà indagata sulla base degli esemplari rinvenuti in alcuni archivi, cercando di inquadrarla nel contesto storico e giuridico dell’epoca al fine di fornire una conoscenza introduttiva generale al suo contenuto e alle sue potenzialità di ricerca.